Rosacea

La Rosacea è un arrossamento involontario della pelle su cui è possibile intervenire

La rosacea è una patologia infiammatoria cronica della pelle che colpisce il 7-8% della popolazione italiana. L’età di insorgenza è generalmente fra i 25 e i 50 anni, ma talvolta esordisce in epoca più precoce (puberale o post-puberale).

Il rossore costante sul viso è il sintomo più evidente che può avere importanti ripercussioni sulla vita quotidiana, di relazione e sulla propria autostima che causa un chiaro stress emotivo.

Come si manifesta?

Il viso, le guance, il naso, la fronte, ma anche anche collo e torace sono zone dove l’arrossamento della rosacea ha una distribuzione simmetrica e solitamente è la sua prima tappa evolutiva.

Un segno caratteristico della rosacea è il rinofima, una alterazione patologica benigna della cute del naso che gli fa assumere una forma globosa, “bozzoluta”, dovuta a una iperplasia ed ipertrofia delle ghiandole sebacee e noduli cutanei. In caso di interessamento di altre aree cutanee  si utilizza il termine “fimatosi”.
Nel 50% dei pazienti con rosacea si evidenzia un interessamento oculare: le congiuntive, ma anche le cornee (in stadi avanzati) e le palpebre possono essere interessate.

Le telangectasie (dilatazione persistente di piccoli vasi sanguigni) sono un altro segno caratteristico della rosacea. Si può notare la presenza di papule, di colore rossastro, che tendono a disporsi in piccoli gruppi e raramente sono accompagnate da pustole.

Stadi della rosacea

Secondo la gravità della malattia, si possono identificare vari stadi:

Primo stadio

Lo stadio più lieve caratterizzato dal rossore sulle guance e fini telangectasie;

Secondo stadio

Nel secondo stadio sono presenti piccole papule e pustole con anche presenza di pus;

Terzo stadio

Le lesioni sono più evidenti e compaiono anche dei noduli sottocutanei.

L'importanza della diagnosi precoce e intervento tempestivo

Agire per tempo può portare a risultati sensibilmente importanti in quanto se si riesce ad intervenire nelle prime fasi della malattia è possibile interrompere la sua evoluzione.

Ovviamente è possibile trattare la rosacea anche in una fase dove la malattia è già in fase avanzata, ma in questo caso i risultati saranno buoni e con probabilità seguiti da recidiva.  Specialmente in questi casi è straetegico associare una terapia fisica, che agisca in maniera più concreta sulla vascolarizzazione, riducendo l’eritema.

Le forme della rosacea sono state descritte e definite dall’American National Rosacea Society nei primi anni 2000. 

E’ importante agire per tempo, se questa malattia viene trattata in uno stadio già avanzato si avranno meno possibilità definitive di gestirla al meglio.

Questo perchè i fattori scatenanti sono tutti quegli stimoli che portano alla vasodilatazione e che quindi possono portare a un danno vascolare diretto o mediato dal calore: intense emozioni, alcool o caffè, cibi piccanti e caldi,  ma anche sbalzi di temperatura, passaggio da freddo a caldo, e l’esposizione al sole.

Diagnosi e classificazione

Per la diagnosi della rosacea possiamo basarci su criteri primari e secondari. Il criterio primario si basa sulla presenza di almeno uno di questi sintomi: eritema fugace o persistente, papule, pustole, teleangectasie; il secondario si basa invece sulla sensazione di prurito o bruciore, secchezza o edema della cute, presenza di placche, manifestazioni oculari, lesioni in zone periferiche (lontano dal volto) e fimatosi.

In base a questi criteri, alla gravità della situazione si possono distinguore quattro sottotipi di rosacea:

Rosacea eritemato-telangectasica

Presenza persistente dell’eritema, teleangectasie (“capillari”), prurito e bruciore. Solitamente è possibile osservare con frequenza vampate di rossore (flushing) sul viso ed decolletè.

La pelle tende ad essere molto secca oltre a divenire molto  sensibile. I segni di questo sottotipo possono comparire oltre che sul viso, sul collo, su decolletè e orecchie, risparmiando la zona periorbitaria.

Rosacea fimatosa

Il nome anticipa la sua caratteristica, ossia la presenza di fimatosi e in particolare del rinofima. Questa rosacea interessa maggiormente un pubblico maschile in età avanzata ed è caratterizzata dall’ispessimento della pelle, da aspetti nodulari irregolari, da ipertrofia ed iperplasia delle ghiandole sebacee.

Si possono osservare importanti i fimatosi sul naso (rinofima), ma anche su mento (gnatofima), fronte (metofima), sulle orecchie (otofima) o palpebre (blefarofima).

Rosacea papulo-pustolosa

Talvolta questapuò essere scambiata per la comunce acne, in quanto sono presenti pustole e papule con l’eritema. In questo caso il target più copito è donna di mezza età e si manifesta classicamente con un’eruzione acneiforme ed eritema sul viso.

Rosacea oculare

Congiuntivite con secchezza oculare, blefarite e fotofobia sono questi i sintomi più frequenti. Essendo gli occhi più sensibili alle infezioni spesso pazienti che manifestano segni di rosacea Eritemato-telangectasica e Fimatosa presentano anche sintomi agli occhi.

Cause della rosacea

L’eziologia della rosacea è multifattoriale e può essere scatenata da una combinazione di fattori ambientali ed ereditari, psicologici e immunologici. Inoltre la rosacea può essere sensibile all’esposizione eccessiva al sole, lo stress, i frequenti passaggi dal caldo al freddo e viceversa, infezioni da Helicobacter pylori, assunzione di alcool e uso prolungato di farmaci che dilatano i vasi sanguini, oltre agli ormoni che sembrano giocare un ruolo in questo disturbo, che spesso risulta aggravato dall’assunzione di contraccettivi orali o dall’avvicinarsi del periodo che precede la menopausa.

Trattamento

Il trattamento della rosacea prevede sia un approccio di tipo comportamentale (migliorare lo stile di vita) per eliminare o ridurre i fattori scatenanti, sia la terapia fisica.

 

In base alla gravità e ai vari sintomi la dottoressa deciderà quale sarebbe l’approccio migliore per procedere e trattare la rosacea .

I trattamenti della rosacea non sono invasivi, sono indolori e permettono al paziente di tornare alla sua routine di vita immediatamente, senza tempo dì recupero, proprio perché vengono utilizzate tecnologie all’avanguardia di ultima generazione.

Con un numero sufficiente di trattamenti, questo metodo può anche eliminare del tutto l’arrossamento e le teleangectasie, sebbene dei trattamenti periodici aggiuntivi di mantenimento saranno in molti casi necessari per rimuove i nuovi capillari riformati.

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